Effetti indesiderati TAMOXIFENE EG 20CPR RIV 20MG
Effetti indesiderati TAMOXIFENE EG 20CPR RIV 20MG
Allo stesso modo, i farmaci che aumentano l’attività del citocromo P450, come la rifampicina, possono accelerare il metabolismo del tamoxifene, riducendo i suoi livelli ematici. Infine, alcuni farmaci, come l’estradiolo, possono competere con il tamoxifene per il legame con i recettori degli estrogeni, riducendo l’effetto antiestrogeno del farmaco. In letteratura è stata riportata l’interazione farmacocinetica con gli inibitori del CYP2D6, mostrando una riduzione del 65-75% dei livelli plasmatici di una delle forme più attive del farmaco, ovvero l’endoxifene.
Conclusione: Il tamoxifene e l’importanza della terapia continua
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione. Il tamoxifene è controindicato in caso di assunzione di anticoagulanti o durante la gravidanza. Non sono stati ancora completamente chiariti gli effetti di tali osservazioni nel trattamento dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2). E’ stato condotto uno studio non controllato con un gruppo eterogeno con 28 bambine di età compresa tra 2 e 10 anni, affette dalla sindrome di McCune Albrigth (MAS), trattate con 20 mg una volta al giorno per un periodo di tempo fino a 12 mesi.
- Una terapia con Tamoxifene può accentuare il rischio di coaguli di sangue nei polmoni, ictus o canco all’utero.
- Nelle donne in trattamento con Tamoxifene EG sono stati raramente osservati polipi della vagina.
- La decisione di sostituire il Tamoxifene con un altro farmaco è una scelta personale che dovrebbe essere presa in base alle esigenze individuali del paziente e alle raccomandazioni del medico.
- È consigliabile quindi che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell’apparato genitale, in particolare dell’endometrio.
- Il processo di sostituzione può richiedere un periodo di sperimentazione e aggiustamento, poiché il nuovo farmaco potrebbe avere effetti collaterali diversi o richiedere un regime di dosaggio diverso.
La forma polimorfica del CYP2D6 può essere associata alla variabilità della risposta clinica al tamoxifene. Non sono stati ancora completamente chiariti gli effetti di tali osservazioni nel trattamento dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 (vedere sezioni 4.4, 4.5 e 5.2). Nolvadex (tamoxifene) è un farmaco non steroideo, derivato del trifeniletilene, che mostra un complesso spettro di effetti farmacologici antiestrogenici e simil-estrogenici nei diversi tessuti. Raramente è stato osservato un aumento di volume di cisti ovariche in pazienti trattate con Nolvadex. Nelle donne in trattamento con Nolvadex sono stati raramente osservati polipi della vagina. Le pazienti devono essere informate della necessità di evitare una gravidanza durante il trattamento con Nolvadex e, se sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali.
Cosa succede se si interrompe il tamoxifene?
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo. TAMOXIFENE EG contiene il principio attivo tamoxifene, appartenente ad un gruppo di medicinali chiamati anti-estrogeni, ed è usato negli adulti per il trattamento del cancro al seno. Il tamoxifene agisce bloccando l’azione degli estrogeni, ormoni femminili di cui alcuni tipi di tumore al seno hanno bisogno per poter crescere. Nella pratica clinica si possono individuare situazioni (28-40% a seconda delle casistiche) dove il problema è in relazione temporale con l’assunzione di farmaci (v. tabella). Per questo motivo – soprattutto in soggetti adulti dove il problema è di recente insorgenza – è particolarmente importante l’anamnesi farmacologica recente 2.
Il tamoxifene è un https://ausdragonpro.com.au/2025/02/20/steroid-una-guida-completa-2/ inibitore del recettore degli estrogeni ed è usato già da quarant’anni per la farmacoprevenzione (ossia la prevenzione con un farmaco) del tumore della mammella. Più precisamente, viene usato per impedire che il tumore si riformi nelle pazienti già curate (prevenzione secondaria) e per ridurre il rischio che il tumore si formi per la prima volta in donne che hanno una predisposizione ereditaria (prevenzione primaria). Molte donne che potrebbero trarre beneficio dal tamoxifene però non iniziano o interrompono la terapia a causa dei suoi effetti collaterali, come la comparsa di sintomi della menopausa e di vari disturbi ginecologici.
Il Tamoxifene, uno dei farmaci utilizzati durante la terapia ormonale, aumenta il rischio di patologie a carico dell’endometrio, la mucosa che riveste internamente l’utero e che nel periodo fertile di una donna si sfalda durante il ciclo mestruale. Ne sono colpite circa il 75% delle donne, in particolare da polipi dell’endometrio (chi assume il farmaco ha un rischio che è pari al doppio di una donna ancora fertile o in menopausa) o da tumori all’endometrio. Se, invece, le emicranie diventano frequenti e difficili da tollerare, può discutere con l’oncologo la possibilità di modificare il trattamento.